ATTENZIONE!
Il 16° mostra-mercato dei Presepi si terrà a:
16ma Mostra Mercato Presepi dal Mondo
Anche quest’anno per noi è quasi Natale e la nostra associazione ONLUS L’Aquilone inizia a respirare a pieni polmoni l’atmosfera tipica del Natale con l’apertura della “Mostra Mercato di Presepi dal Mondo” che da quest’anno si terrà presso il MONASTERO DI SAN BIAGIO STRADA PER MOROZZO 12 12084 MONDOVI’.. Con un allestimento dei nuovi arrivi, quest’anno si potranno trovare natività provenienti da: Ecuador, Guatemala, Thailandia, Haiti, Indonesia, Messico, Turchia, Kenia, Perù , Cambogia, Ucraina, Polonia che da domenica 19 Novembre sarà possibile semplicemente ammirare o volendo acquisire, dietro contributo minimo, le varie natività provenienti da ogni parte del mondo, presepi della tradizione locale, opere d’autore e sacre rappresentazioni artigianali di ogni dimensione e realizzati con i materiali più disparati, con una sezione dedicata ai carillon e alla palle di neve ed addobbi natalizi di ogni foggia e dimensione, che certamente affascineranno e conquisteranno i visitatori . Quest’anno Babbo Natale ha deciso di mettere anche da noi la cassetta per le letterine che i bambini vorranno spedirgli. La Mostra-Mercato si potrà visitare tutti i sabati, domeniche e festivi fino 7 gennaio 2024 dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. A partire dall’1 dicembre aperto anche tutti i giorni feriali con orario 15-19 escluso il giorno di Natale. Inoltre in questi giorni si è deciso di fare un apertura in anteprima sabato 18 novembre dalle 17 alle 19. Non mancherà certo la possibilità di acquistare i prodotti della CASA DO MENOR quali creme e prodotti da bagno del Monastero , birra artigianale del MONASTERO, panettone o pandoro CASA DO MENOR ed i libri di PADRE RENATO CHIERA. Per informazioni visitate il nostro sito, www.aquilonefarigliano.org.
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Nell'aprile 2002 nasce a Farigliano l'O.N.L.U.S l'Aquilone Farigliano. La nostra associazione prende vita dalla voglia di un gruppo di persone, di aiutare un sacerdote monregalese, Padre Renato Chiera che da molto tempo opera in Brasile; ci siamo resi conto che il lavoro di questo sacerdote era troppo importante per essere lasciato da solo!!! Padre Renato si occupa di tanti bambini che vivono nel massimo degrado, nelle favelas delle belle e ricche città brasiliane. Bambini abbandonati su marciapiedi, senza famiglia, senza casa, senza mezzi di sostentamento, oppure bambini sfruttati dalla delinquenza comune o dal più ricco e fiorente mercato della droga, o ancora bambini usati come passatempi sessuali, obbligati a vedere il loro corpo, per potersi sfamare. La nostra associazione è formata da persone di tutte le età e di varia estrazione sociale.
Padre Renato
Renato Chiera è nato il 27 luglio 1942 a Roracco, frazione del comune di Villanova Mondovì, in una famiglia contadina, quinto di otto figli. Fin da bambino la sua fantasia lo porta a sognare di compiere viaggi in terre lontane per aiutare popoli meno fortunati. Ad 11 anni snete il desiderio di diventare sacerdote ma, per ben due anni, non sa come dirlo ai genitori. Entrato in seminario si distingue subito ed ottiene brillanti risultati, il 29 giugno 1967 è ordinato prete. Frequenta l'Università Cattolica di Milano e si laurea a pieni voti in filosofia, supera il concorso ed inizia ad insegnare storia della filosofia al Liceo classico di Mondovì e svolge il suo primo incarico di parroco alla periferia di Mondovì. In particolare si occupa dei giovani e degli studenti, con cui avvia un'esperienza di robusto cammino spirituale, culturale e sociale. L'esempio di Don Bosco ed il suo lavoro immerso nel mondo giovanile continuano ad affascinarlo, come già era successo da bambino. Ottenuto il permesso dal vescovo, Padre Renato, nel '78, vola in Brasile, dove alla periferia di Rio de Janeiro la diocesi di Mondovì mantiene da tempo una presenza missionaria, a Nova Iguaçù, assumendo la responsabilità pastorale di due numerose parrocchie. Nella Baixada Fluminense, l'immensa e caotica zone alle spalle della metropoli carioca, viene a contatto con una dura realtà fatta di povertà e violenza. Non puà fare il prete-becchino, di fronte ai troppi morti ammazzati per strada. Comincia così a denunciare la barbarie degli squadroni della morte che seminano vittime anche e soprattutto tra i ragazzi. Ben presto accoglie nella sua casa i bambini di strada e continua a gridare la sua rabbia. È costretto a nascondersi, gli sparano, piazzano alcune bombe nella sua casa, uccidono i suoi bambini. Don Renato non demorde. È tenace come i contadini della sua terra. Continua nella sua dura e coraggiosa avventura. Capisce che deve dare risposte concrete ed intelligenti. Fonda la "Casa do menor" che oggi conta più di 1000 bambini, 22 comunità, 3 asili, 6 scuole comunitarie, 14 officine professionalizzanti, 8 case-famiglia e 4 mini-ambulatori.